mercoledì, gennaio 30, 2008
domenica, dicembre 16, 2007
Un tempo sognavo di essere risucchiato in un grande buco sparendo dentro di esso. Adesso sogno di frantumarmi in mille pezzi. Quando mi svegliavo, anche se è un processo lento, lo facevo di colpo. Adesso, quando mi sveglio, temo che mi manchino dei pezzi.
mercoledì, dicembre 12, 2007
Ho riacquistato la voce ma non il senno. Che sia messo agli atti.
Voglio tutta la criterion collection, ora in vena.
Aggiornamenti minori a livello cerebrale.
Frasi scadute, perse, ritrovate: sempre attuali.
Il vecchio me stesso soprende il me stesso presente, ancora una volta.
Il me stesso presente si trasforma nel vecchio me stesso; resta ancora da decidere se vecchio è da intendersi solo nel suo significato temporale o se implichi anche un cambiamento, qualsiasi esso sia.
Si stava peggio quando si stava meglio (e viceversa!).
Su richiesta esplicita di Mario L*****i pubblico il seguente "aforisma":
Non è ciò che sembra.
Sentenza che risulta piuttosto misteriosa per nessun altro motivo diverso dal fatto che manca il soggetto.
La noia ci opprime, o forse è la smisurata voglia di farsi una dormita.
Ancora non è chiaro se una persona che salta su un punto fermo all'interno di un autobus in corsa caschi nello stesso punto.
Zucche in Italia a febbraio. Burlamacco e Ondina saranno sacrificati per lo Spirito del Tempo.
Candidamente qualcuno ammette che "non ha voglia". Candidamente qualcuno, ogni tanto, potrebbe andare a troncarselo nel culo.
lunedì, ottobre 15, 2007
VASCO, INVECE!
un sentitissimo elogio al ROCK e cioè a VASCO ROSSI unico vero idolo immortale di sempre e di tutti e amato da tutte le generazioni presenti, passate e future perché colpisce dritto al cuore
yeeeeeeeeeeeeh
yeeeeeeeeeeeeh
In macchina: nel momento in cui ascolto un pezzo da entertainment! dei Gang of Four - che vabbè, eh - vengo tacciato di ascoltare musica brutta, triste e deprimente (per l'ennesima volta, sai che novità!).
Comunque da notare: "triste" e "deprimente" --> Gang Of Four! aò, entertainment!
INVECE:
E intanto il mondo rotola / e il mare sempre luccica / domani è già domenica / e forse forse nevica...e forse forse nevica! E FORSE FORSE NEVICA!
INVECE! INVECE! INVECE!
...e forse forse nevica! ahahahahahahah
...e forse forse nevica! ahahahahahahah
"Vasco Rossi è il primo vero cantautore rock italiano: le sue canzoni attraversano le generazioni e colpiscono sempre dritto al cuore. Profeta, maledetto, cantautore rock, cantore degli sballati... al di là degli appellativi il Blasco rimane unico per le emozioni che sa trasmettere con le sue canzoni. DIO creò la musica e poi disse: Vasco pensaci tu!."Le generazioni! Profeta! Cantautore degli sballati! Vasco pensaci tu! INVECE!
E allora forza BLASCO grande BLASCO evviva BLASCO forza ITALIA grande ITALIA evviva l'ITALIA evviva l'EUROPA evviva le donne che danno la TOPA
Perchè VASCO uguale ROCK
Perchè VASCO è il ROCK
Perchè il CAZZO
Guarda, guarda là / guarda la città / quante cose che / sembrano più grandi / sembrano pesanti...sembrano pesanti! INVECE! invece! InVeCe! I-N-V-E-C-E!
INVECE!
IO NO! IO NO! IO NO! / NON TI DIMENTICHERO'! / IO NO! IO NO!.....VEDRAI CHE..... / IO NON TI ASPETTO PIU'! / .................................YEEEH!non ti aspetto più, yeeeh! INVECE! INVECE! INVECE! (ad libitum)
Un saluto a tutti quelli che si distinguono dal luogo comune, e che vedono solo con lo scorrimento lento yeeeeeeeh forza BLASCO!!!!!!!!!!!1111111111111111111111111111111111
lunedì, maggio 07, 2007
. : : h m a : : .
Io ti incontro
Io mi ricordo di te
Questa città era fatta per l'amore
Stavi bene con il mio corpo
Chi sei?
Tu mi uccidi
Avevo fame
Fame di infedeltà, di adulterio
di bugie
e di morte
Da sempre
Sapevo che un giorno saresti arrivata
Ti aspettavo con un'impazienza senza limiti,
tranquillo
Divorami
Deformami a tua immagine
affinché nessuno dopo te
capisca il perché di tanto desiderio
Resteremo soli, il mio amore
La notte non avrà fine
Non sorgerà il sole più per nessuno
Mai
mai più
È la fine
Tu mi uccidi
Tu mi fai del bene
Piangeremo la morte del giorno con consapevolezza e buona volontà
Non avremo più niente da fare, nient'altro
che piangere il giorno che muore
Il tempo passerà
Solo il tempo
Finché un giorno
arriverà il tempo che non non sapremo più nominare quello che ci unisce
Il nome si cancellerà a poco a poco nella nostra memoria
e sparirà del tutto
giovedì, aprile 05, 2007
Questa mattina - durante un interminabile tragitto verso lidi ignoti, tra un bicchiere di bauxite e una boccata di xeno - ho avuto L'illuminazione: aprirò un negozio di fiori e lo chiamerò FLOWER POWER.
Così scioccato e inebetito, folgorato, come toccato da una mano invisibile (Adam Smith is my homeboy*) generosa donatrice di un ineffabile sorriso beota, ho continuato a vegetare per qualche istante, poi - con sconfinata amarezza - ho realizzato che qualcuno, in qualche angolo del globo, doveva già averlo fatto.
E mi sono intristito.
Abbiamo perso la nostra innocenza e il risultato coincide con questa presa di coscienza: la felicità è una menzogna che - oltretutto - dura poco.
*= ma anche no.
Post Scriptum:
Ah e - per la cronaca - Keynes era un omosessuale, o quantomeno un bisex: se questo è vero (ed è vero) Padoa Schioppa è un trans.
Così scioccato e inebetito, folgorato, come toccato da una mano invisibile (Adam Smith is my homeboy*) generosa donatrice di un ineffabile sorriso beota, ho continuato a vegetare per qualche istante, poi - con sconfinata amarezza - ho realizzato che qualcuno, in qualche angolo del globo, doveva già averlo fatto.
E mi sono intristito.
Abbiamo perso la nostra innocenza e il risultato coincide con questa presa di coscienza: la felicità è una menzogna che - oltretutto - dura poco.
*= ma anche no.
Post Scriptum:
Ah e - per la cronaca - Keynes era un omosessuale, o quantomeno un bisex: se questo è vero (ed è vero) Padoa Schioppa è un trans.
venerdì, febbraio 02, 2007
Mi rannicchio – con gli occhietti sempre più spenti – nel grembo dell’ennesimo fallimento; mi chiedo – senza ottenere risposta – dove sarei adesso se tutto questo non fosse successo (come all’alba del nuovo anno): la fisso di tanto in tanto nel tepore di una coperta e dell’abbraccio mentre volge lo sguardo al tubo catodico, è una dea.